(Antiq Label) Il concetto teorico attorno alla musica della band creata da Kval nel 2021, ruota attorno a figure del pensiero occidentale scolpite nel tempo. Dopo l’album “Souveraineté radiale” del 2023 che tira in causa pensatori tra i quali il poeta Ovidio, i Morte France ricalcano ora concetti di Ernst Jünger, Hermann Hesse, Jean Cau, David Engel per glorificare il concetto di Europa e delle sue origini pagane, ma non solo anche della bellezza e della bruttezza del cristianesimo. Tutti elementi per radicalizzare il concetto di identità europea. La copertina rievoca e rielabora un soggetto artistico, cioè il “Cavaliere, la Morte e il Diavolo” di Albrecht Dürer. Con “Hesperia” l’immagine diventa una croce dietro la quale vi sono dei cavalieri, essa risplende e spazza via i demoni. Kval e i Morte France creano per tanto un ponte tra la magia del paganesimo e i principi del cristianesimo, per onorare la propria civiltà, quella europea. Un concetto espresso tra malinconia e astrazione, non da meno tra rabbia e sicurezza: i Morte France vogliono dare il proprio contributo al dibattito sui tempi che corrono. Lo fanno con il black metal, suonato con distorsioni fredde, suoni abbastanza taglienti e una essenzialità nel riffing, pur variandone l’intensità e lo stile attraverso i brani di “Hesperia”. Il black metal dei francesi è scarno, ma con canovacci del genere della prima ora e diversi cambi di passo nei pezzi. Acerbi ma intensi i Morte France, espressione del black metal arcaico e in una maniera in fin dei conti personale.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10




