(Vicisolum Productions) Secondo album per i greci Mother Of Millions, una delle poche bands davvero originali nel panorama heavy, con un sound che pur attingendo da varie influenze, riesce a creare qualcosa di valido e personale, tanto che risulta difficile descrivere con esattezza il genere proposto. Potremmo avvicinare la band ellenica ai Pain Of Salvation, per via di un approccio insolito al progressive, inglobando svariate sonorità e frullandole fino ad ottenere qualcosa di non etichettabile. Va detto innanzitutto che “Sigma” necessita di svariati ascolti, prima che ne venga colta appieno l’essenza. Ad un primo ascolto può sembrare troppo omogeneo, a volte ripetitivo, per via di certi temi e certi refrain che tendono ad assomigliarsi, ma man mano che si procede con gli ascolti, ti trovi coinvolto in atmosfere oscure, come in un film del quale “Sigma” potrebbe essere la colonna sonora. “Shine” è pregna di sonorità alternative/post grunge, con melodie malinconiche che richiamano gli Alice In Chains e gli Staind, rafforzate da ritmiche potenti e pulsanti. “Silence” è uno degli highlights del disco, con riffs pesanti vicini al djent ed un refrain che si stampa subito in testa. Ma quello che secondo me è il vero apice dell’album è la strumentale “Their Passage, The Light”, caratterizzata da chitarre acustiche, violini e percussioni di stampo tribale, davvero suggestivi. Un album a modo suo progressivo, senza per questo perdersi in assoli, tempi dispari ed altri cliché, oscuro e pesante, ma ricco di malinconiche melodie, che portano una ventata di aria fresca in un genere a volte fin troppo stantio. Grandissima prova, per la band greca.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10