(Osmose Productions / 20 Buck Spin) Assistiamo a un nuovo e monolitico impianto funerario da parte degli australiani Mournful Congregation, maestri del genere doom appunto di stampo funeral. Secondo EP, il primo e prima parte di questo tema è stato pubblicato lo scorso anno (QUI la recensione) che porta con sé tre composizioni. Due inedite che arrivano a un totale di oltre 27’ e un pezzo riregistrato e inizialmente presente nel secondo demo della band, “An Epic Fream of Desire” del lontano 1995. Produzione splendida che lascia respirare le chitarre che risultano piene e la batteria che incede con la sua mesta, sicura e spietata sicurezza. Sono però le chitarre con le loro trame a rendere il flusso funereo di una nobile e forse tribolante andatura.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10

(Osmose Productions/20 Buck Spin) La Osmose non si mette neanche a produrre gruppi che non si avvicinano alla perfezione. E qui si gioca facile… nel senso che gli australiani Mournful Congregation sono attivi da trent’anni nell’ambito funeral doom, centellinando le uscite -cinque album dal 1993- e basandosi esclusivamente sulla qualità della proposta musicale. Riprendendo quanto fatto nell’EP precedente, di cui questo è la seconda parte, ecco tre tracce tetre e lunghissime, in cui il suono viene ulteriormente rallentato e portato ai messimi livelli di solennità, magnificenza e atmosfera. Una voce pesata e grave fa da perfetta cornice a suoni ovattati, tetri e dall’incedere poderoso, una sorta di marcia funebre sommessa ed eterea, mai aggressiva, eppure sempre molto maligna e decadente. Un EP che anche solo per la sua durata vale come un album classico, in cui i nostri danno una ulteriore conferma di quanto siano sul pezzo…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10