(Autoprodotto) Un album strano, impossibile. Lontano da qualsiasi concetto semplice, ovvio o scontato. Mur è un progetto one man band americano, Minnesota, e dopo un EP ispirato a sentimenti legati alla natura, arriva direttamente ad una tematica più ricercata, ecologica, la quale in questo caso si concentra sulla relazione tra animali del nord America, nello specifico il lupo grigio ed il bisonte. Le tre tracce toccano il drone, l’ambient, il noise ma anche lo stesso black, senza dimenticare la chitarra acustica e le divagazioni folk. Una interpretazione quasi teatrale della vita selvaggia di questi due animali, del predatore e della sua preda: la prima traccia è quasi la rappresentazione della pace, della libertà, del ritmo lento che la vita di un animale pacifico può assumere. Ma già verso la fine dei 12 minuti, e poi dentro nella seconda traccia, inizia ad emergere un concetto ansioso, decadente, il quale diventa brutale, violento. Mortale. La combinazione tra ambientale, acustico ed estremo dell’ultimo movimento riassume i ruoli: aggressività feroce, istinto predatore da un parte, pace ma costante consapevolezza di essere una preda dall’altra. Mezz’ora pazzesca, instabile, irrequieta. Decisamente crudele e selvaggia. Come la natura stessa.

(Luca Zakk) Voto: 8/10