(Wormholedeath Records) Un criterio fondamentale che valuto in sede di recensione è l’originalità; per quanto un disco possa piacermi, sono del parere che un minimo di personalità sia necessario per fare in modo che una band abbia una propria identità. Questa volta devo però ricredermi: il thrash metal proposto dagli statunitensi Murder Van non propone assolutamente nulla di nuovo, eppure i quattro brani che costituiscono questo EP mi esaltano all’inverosimile. Sin dalle primissime note dell’opener “Clawing The Casket” ci troviamo catapultati a metà anni ’80, quando i dischi d’esordio di band come Sepultura, Kreator, Sodom e Destruction hanno alzato l’asticella del concetto di musica estrema. Come già detto, l’originalità è ai minimi termini, ma questi ragazzi menano come fabbri, con la passione e convinzione di chi davvero crede in quello che sta facendo. Thrash metal senza fronzoli, quattro legnate sui denti al servizio del più sfrenato headbanging.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10