(Amor Fati Productions/Afgrundsvisioner) Piccola perla di devastazione danese. “Raukn” uscì nella primavera del 2018 sotto forma di distribuzione digitale curata dalla Afgrundsvisioner, con solo qualche cassetta autoprodotta e distribuita dalla band come unica testimonianza di supporto fisico. Un vero peccato, considerato la consistenza di questa band underground, la quale con questo lavoro è giunta già al terzo album. “Raukn” è oscuro, è tribale, è ossessivo, è ipnotico, un viaggio doloroso negli abissi più profondi. Tutti i suoni, le chitarre, il drumming, la voce sono avvolti dal caos, una potenza incontrollabile che trova origine in una natura selvaggia, brutale e spietata. Sei brani, freddamente intitolati con numero progressivo romano, che sprigionano furia disumana, sempre con un atteggiamento ferale dal quale emerge del tremolo funesto o del drumming tribale cadenzato degno delle prime produzioni di Burzum. In un contesto diabolicamente apocalittico, soffocante e degenerato, “Raukn” travolge l’ascoltatore riesumando quasi tre quarti d’ora di misteri, paure, ansie ed incubi che sembravano per sempre sepolti negli abissi più reconditi dell’oblio della mente umana.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10