(Debemur Morti Productions) Marion Leclercq è stata la bassista e voce degli Overmars, un gruppo di lionesi dediti a uno strano sludge metal. Dal 2013 a oggi “Amidst the Flames, May Our Organs Resound” è per la Leclercq il terzo album con il nome Mütterlein, definito attraverso una dimensione sonora prefigurata da dark ambient, post metal e post industrial, nonché l’idea che pezzo dopo pezzo l’album diventi una sorta di discesa nell’abisso. L’abisso in questione lo si potrebbe sintetizzare come un tributo dell’artista alle donne che hanno subito la strumentalizzazione del proprio corpo, come per Anarcha Westcott, citata dalla stessa Leclercq, una schiava alla quale sono stati praticati interventi ginecologici senza anestesia. Nell’album vi si palesano anche due composizioni che sono state scritte ed eseguite da Treha Sektor, autore dark ambient. Tra momenti di buio e disperazione, di vortice che trascina verso chissà cosa, “Amidst the Flames, May Our Organs Resound” è un incalzante percorso che porta l’ascoltatore a estraniarsi e al contempo a vivere emozioni forti. Il ritmo che incide, le atmosfere artificiali e piene di un vuoto agonizzante, creano stati allucinatori. Marion Leclercq crea un ribollire di ritmi, sintetizzatori, atmosfere che generano smarrimento e angoscia.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10