copmydistance(Indelirium Records) “Tomorrow Will Become Today” inizia con “Still Here” e quasi sembra avere a che fare con una versione riveduta, corretta e annacquata degli Agnostic Front! Nel proseguire poi odo reminiscenze NOFX e forse anche Sick Of it All. La band abruzzese (sono di L’Aquila) nella sostanza si rivolge ad un hardcore-punk fortemente contaminato dal metal ed è forse per questo motivo che sovvengono alla mente certe band che appunto nella loro versione del punk e dell’hardcore hanno inserito cospicue dosi di metal duro e pesante. Oltretutto il sound dei My Distance sembra vicino alla scuola newyorkese e dunque certi rimandi sono spontanei. Questo nuovo album è una cavalcata di poco oltre mezz’ora, attraverso brani più o meno differenti tra loro e nonostante ciò comunque simili nell’attitudine di presentare sonorità irriverentemente punk ma con diffuse punte di estremo hardcore e distorsioni poderose. Attenzione però, perché i tre (ovvero chitarra basso/voce e batteria) si prendono i propri spazi per segnalare il proprio contributo nelle trame dei pezzi e rivelare un affiatamento ormai ad un buon livello. Alcune canzoni si segnalano per carattere melodico e soluzioni coinvolgenti “Our World Won’t Die With Me”, “Depressurized”, “We Are Nothing Of This”, “The Incontestable End” ed altre che riescono a prendersi da subito l’attenzione dell’ascoltatore. Con brani che vanno da meno di 2’ a oltre 3’, “Tomorrow Will Become Today” con un paio di ascolti diventa da subito familiare, perfetto per chi è sedotto dall’hardcore moderno che si barcamena continuamente tra produzioni d’impatto e melodie che tengano insieme le canzoni e senza che queste sconfinano in furiose invettive rivoluzionarie o claustrofobiche ondate metal.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10