(Nuclear Blast Records) Il secondo album completo sotto le ali protettrici della Nuclear vede gli inglesi My Dying Bride tornare ai vertici del doom con un disco semplicemente divino. Sette tracce che vi faranno ricredere rispetto all’ultima parte della discografia dei nostri. Anzi, questo album può essere visto come la summa di tutto ciò che la Sposa Morente è stata sinora. La canzone di apertura vi farà saltare dalla sedia nel sentire un growl abbozzato, anche se va detto che poi l’album si ammorbidisce parecchio dopo l’aggressivo incipit. Ma non disperate, perché quello che segue è una serie di perle magniloquenti e disperate, grondanti dolore e malinconia, una voce versatilissima che a volte sembra quella di Warrior dei Triptykon, a volte più simile a quanto sentito negli album più sperimentali. A colpire è la quantità di idee che sono state messe in musica, il tutto a donare freschezza ed attualità ad un genere che, a questo punto, non aveva mia usato tutti i propri assi nella manica. Un disco semplicemente perfetto, migliorabile solo se parte di una scia di uscite discografiche di questo livello. Abbiamo il nuovo ‘miglior album del 2024’…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9,5/10