copmyrefuge2(Bakerteam Records) Dopo l’accattivante EP “Living in Anger”, recensito QUI, arrivano al traguardo del full-“length” i lombardi My Refuge, che si accasano con Bakerteam Records e danno alle stampe questo godibile “A Matter of Supremacy”. Pur se ripropongono tutti e quattro i brani dell’ep, i nostri danno vita a un disco maturo e contemporaneamente easy listening, ma sempre senza essere banale o scontato. Chitarre rocciose, voce cristallina e ritornello ipermelodico ci accolgono nell’opener “A Storm is coming”, power genuino con un tocco che sembra scandinavo (non ho un referente fra i grandi nomi, cosa che mi sembra segno di grande originalità, ma potrei citare numerosi act noti solo agli appassionati, come i Winterborn o gli Altaria). Altro ritornello azzeccato nella successiva “The Cage (Oh Demon in my Eyes)”, a testimoniare come si possa essere catchy senza risultare stucchevoli. “Endless Night” è una power ballad emozionale che, a parte la differenza di timbro fra Kotipelto e Moz, appena uscito dal gruppo, si avvicina a certe cose degli Stratovarius… anche se a me ha particolarmente ricordato un gruppo di power italiano ormai dimenticato, i Raising Fear. Veloce e spedita “Living in Anger”; “The Raven” ha un fascino antico, con giri e cori che sanno di fantasy power. “Empty Room” vira verso toni soft, rivelandosi una power ballad (la seconda in scaletta) con un bel tocco emozionale: sull’EP era presente in versione acustica. Solare e perfetto, in piena atmosfera neoclassica, il refrain della conclusiva “Somewhere”. Un prodotto italiano di spessore, che ripropone, a mio avviso, le sonorità e l’atmosfera dell’epoca migliore del power metal italiano, e cioè gli anni fra il volgere dei due millenni.

(René Urkus) Voto: 7,5/10