(Non Serviam Records) C’è della nuova oscura malvagità che tuona dalla fredda Svezia! I Myronath, sono al debutto, sono una nuova formazione, ma la gente unita in questo progetto è tutt’altro che sconosciuta, in quanto la band è composta da Vargblod (Khaospath, Draugul) e dal chitarrista Malphas (Throne Of Heresy, Blood Of Serpents), con dietro le pelli l’ex-Marduk Lars Broddesson! La direzione è estrema, tirata, anche se non manca la melodia e un tocco atmosferico: sembra quasi che la band abbia deciso di formarsi per creare del sano black metal, curato, con molti dettagli, ma sostanzialmente d’assalto, cathcy, travolgente. Riff tuonanti e taglienti, ma melodie dal sapore epico, il tutto straziato da linee vocali intense che non hanno intenzione di prendere prigionieri! Rocambolesca “The Ancient Slumber”, un brano potente e con risvolti death metal. Sapore epico con l’ottima “Ravensphere”, un brano che offre un meritato spazio al batterista. Veloce ma con melodie sempre presenti “Lady of Golgotha”, mentre “The Awakening” si rivela molto black metal, con una sensazione di disperazione che avvolge tutto il brano. Avvincente “In the Shadow of the Crown”, spietata ma anche meravigliosamente epica “La Santa Muerte”, un brano dove tutti i musicisti sanno farsi notare con prepotenza. Particolare e molto ben fatta “Hymn to Lucifer”, un brano mid tempo con suggestive linee vocali corali, prima di una più schietta furia omicida espressa con la conclusiva “Annihilation of the Crescent Moon”. Un album che suona poderoso (il mix è curato Lars Broddesson, il master da Devo Andersson), molto diretto e schietto anche tutt’altro che old-school. Il sapiente lavoro melodico, il drumming intenso e tecnico e una fantasia compositiva che si ritrova nei dettagli, rendono “Into The Qliphoth” un disco molto interessante e sicuramente un’arma micidiale in sede live, in quanto i brani sono costruiti con intelligenza e furbizia: non manca materiale sul quale massacrarsi le ossa, ma il disco è comunque ben farcito di mid tempo esaltanti, atmosfere coinvolgenti… il tutto con cambi di tempo o scena spesso assolutamente laceranti!

(Luca Zakk) Voto: 7/10