(Massacre Records) I Mystery Blue sono una delle pochissime band classic heavy metal provenienti dalla Francia (mi vengono in mentre, oltre loro, soltanto i Lonewolf e i Born again): già solo per la loro tenacia (nella forma attuale, sono attivi dal 1995, con una prima incarnazione addirittura negli anni ’80) meritano il nostro rispetto. Tuttavia, non si può negare che i nostri si siano sempre attestati su uno standard ‘medio’: musica fatta dai defenders per i defenders, senza nessuna volontà di stravolgere la tradizione. E il loro ottavo album non cambia una virgola rispetto al passato. Arcigna e in certi passaggi addirittura doomish la opener “Hatred”; cadenzata e priestiana “Killing Innocence”, mentre è ritmata al punto giusto “Throwaway Society”. La veloce quanto sgangherata “Vikings of modern Times” è un po’ il simbolo di questo disco grezzo, classico e spontaneo fino al midollo; “Legions of Metal” è il tipico inno, mentre “Earth without Humans” tenta qualche atmosfera più variegata. La ballad conclusiva “Introspection” è un po’ rovinata dalle esitazioni vocali di Nathalie Geyer, non a suo agio nel punto più alto del refrain. Per i cultori dell’underground più istintivo.

(René Urkus) Voto: 6,5/10