(Eönian Records) Altra perla del passato, del glorioso decennio degli anni ’80, riportata alla luce dall’iconica Eönian Records, etichetta indie specializzata in materiale raro o mai pubblicato risalente al glam/hard di quel tempo. I N.Y. Fury si formarono nell’area Tri-state tra New York e il New Jersey e si fecero strada con spettacoli intensi, un look sfacciato e perfettamente in linea con l’epoca e con brani ricchi di potenza e melodia. Perfino il loro concerto di debutto fece un sold out dei 1000 posti disponibili… e furono pure la prima band a suonare sulla nave USS Intrepid… molto prima dei Kiss e Twisted Sister. Questa band era headliner costante al Brook Theatre nel New Jersey, venue dove suonarono pure gli Skid Row -prima di diventare famosi- in apertura proprio per i N.Y. Fury (fu un altro sold out!!). Furono anche la prima band senza una etichetta ad essere headliner a L’Amour, la famosa venue di Brooklyn, il Club Bene e lo Stone Pony. Questo essere headliners, questo loro suonare in grandi arene fu un traguardo che non si è mai evoluto, diventando poi la loro dannazione: vedendoli ovunque, sempre su grandi palchi, spesso come headliners, tutti pensavano che i N.Y. Fury fossero una band appartenente allo stardom, già con un contratto importante con qualche etichetta enorme… ma quando si scoprì che si trattava di una band ‘di strada’, senza un pezzo di carta o un supporto alle spalle, le porte iniziarono assurdamente a chiudersi, anche per mano del noto Doc McGhee (fu manager di Kiss, Bon Jovi, Mötley Crüe, Scorpionsm, Skid Row ecc.), senza che a nessuno venisse in mente di sfruttare il loro treno in corsa il quale avrebbe potuto fruttare un sacco di soldi. Si arriva ad oggi, ed ecco che questa label rilascia la prima uscita pubblica ufficiale delle loro registrazioni in studio precedentemente archiviate. La band fondata da Gene Hunter (basso e autore dei brani), vantava la voce del valido Gary Ryan e rappresentava il perfetto sogno: una hair metal band poderosa, bella da vedere, creativa e tecnicamente valida. Cosa successe veramente? Difficile saperlo, fa parte di quelle storie misteriose degli anni ’80: tra eccessi pazzeschi, contratti milionari, capelli cotonati, ville immense, groupies, backstage bollenti e arene strapiene. “I Want It All”, con un remaster curato personalmente da Gene e Gary, è una testimonianza, è una miniera contenente 15 bellissimi brani (compresi dei demo) che riporta in vita oggi le gesta di una band tanto sconosciuta quanto… indimenticabile!

(Luca Zakk) Voto: 8/10