(Nuclear Blast Records) Alcuni angoli del nuovo album dei Nailed Obscurity riportano alla mente certe atmosfere degli Anathema, rilette però con l’abilità contemporanea che potrebbe metterci una formazione in giro da venti anni, dunque già nata quando gli stessi Anthema avevano abbandonato proprio quelle sonorità e ispirazioni così profonde. I tedeschi Nailed Obscurity hanno forgiato il proprio metal fatto di doom, gothic e melodic rendendolo educato da certe sonorità di una volta ma con uno spirito assolutamente contemporaneo. “Generation Of The Void” riesce a catturare l’attenzione, cingere l’ascoltatore con momenti melodici intensi, malinconici, ispirati. Attraverso dei pezzi che hanno una struttura mutevole, la quale però lascia correre appunto flussi melodici predominanti. Si apprezza molto sia il comparto vocale, Raimund Ennenga copre più registri, che il tessere melodico e la stessa gestione dei riff da parte del duo chitarristico Lamberti-Dieken, pilastri fondamentali nella stesura dei pezzi. “Generation Of The Void” passa tra fasi d’impatto, con pattern ritmici che marcano certi riff, i quali poi fuggono verso orizzonti melodic metal sospesi tra il thrash e un pallido djent o groove metal, fino a momenti ampiamente melodici, dai toni calmi e malinconici. La band sembra abile nel passare da questi processi di introspezione tra luci meste e atmosfere vibranti, per poi alzare la posta dell’umore e scatenare la sua parte più decisa. Il punto però è che ogni cosa viene fatta dosando le forze, senza troppi cambi bruschi, dando sempre la possibilità di incidere con melodie ben curate. “Generation Of The Void” è un album che alza i toni con attenzione e cura, ma la cosa ha fatto lievitare un po’ il tempo di durata, 57 minuti totali. In questo incide anche scelte particolari, come gli 8 minuti di “Echo Attempt” che è comunque un piccolo viaggio emotivo, la robusta ed elettrica “Overcast” che con quasi 7 minuti mostra uno dei lati decisi e d’impatto della band tedesca. I Nailed Obscurity hanno pubblicato un lavoro sfaccettato, magari non semplice nella sua fruizione però ricco di spunti.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10