(Napalm Records) Li chiamano i ‘maestri della parodia del metal’… ma ne siamo sicuri? A quale punto la parodia supera il suo essere tale e diventa… una forma d’arte, un genere a sé stante, un’auto affermazione? Perché tante cose iniziano per scherzo, però poi proseguono, si consolidano, si auto determinano… come ci hanno insegnato bands quali gli Steel Panther o i compagni d’etichetta dei Nanowar, ovvero la cover band Tragedy. Finiamola con tutte queste cazzate. Il teatrino che vede la band dichiarare che il brano “Disco Metal” ‘…è l’ultimo tentativo dei Nanowar Of Steel di ingannare i propri fan e ascoltatori. Perché non è Disco (è dance) e soprattutto perché è molto meno metal di quanto suggerisca il titolo. Avrebbe dovuto intitolarsi ‘Musica dance con chitarre distorte’, ma ‘Disco Metal’ suonava meglio…’, altro non è che il portare oltre la musica ed oltre l’immagine quella favolosa dimensione comica teatrale che la band italiana ha creato e diffuso. Se restiamo nell’ambito della musica, loro sono semplicemente favolosi: sanno suonare qualsiasi cosa, in qualsiasi modo e praticamente con qualsiasi strumento o aggeggio digitale/analogico… sul quale riescono a metter le mani, legalmente o meno. Il singolo “Disco Metal” è pura assurdità con quei samples presi un po’ qui ed un po’ là; “Chupacabra Cadabra” è puro genio sonoro introdotto dai Judas Priest e poi esaltato da un incedere Ranchero riempito da un’accozzaglia di parole in spagnolo messe più o meno a casaccio… suonando però cool & catchy. Brani power metal, voce potente, cori, growl… ritmi cavalcabili, ballabili, sculettabili, bevibili… con sotto samples leggendari di Sandro Ciotti (l’unico vero radio/tele cronista sportivo mai esistito… secondo forse solo a Dan Peterson e al suo cazzo di tè). Quanto metallo bollente fuoriesce dalle tubature vetuste ed arrugginite di “Metal Boomer Battalion”? Quanto BLACK AND ROLL c’è in questa assurda “Dimmu Boogie” ? (cazzo, ho scritto davvero l’ultima frase? … comunque la distorsione della chitarra ritmica è quella che sentite anche su “Mouring Palace”. Più o meno). Con “Protocols (of the Elders of Zion) of Love” non manca il ballatone che fa inzuppare le mutandine… mentre è epico fino al midollo il brano conclusivo, quell’essenziale e provvidenziale “The Power of Imodium”! Insomma: quanti sono? In cinque? Cinque giullari, tutt’altro che bellocci, con una comicità tutta italiana… ma sono sotto contratto con un’etichetta crucca (hey, non menatemela con la differenza tra Germania ed Austria, sempre crucchi sono! Oh!), che suonano in tutta Europa sbattendosene il cazzo se il fan portoghese non capisce cosa cazzo sia il sample della bara/macchina (diesel) da spostare (mi preoccupa comunque anche il fatto che  nemmeno molti giovanotti italici capiranno davvero… poveracci!). Cinque folli che vengono da radici metal, dalle quali cercano di scappare… senza riuscirci… e tuttavia attraendo un botto di fans che con il metal non c’entrano un benemerito. E dopo tutto questo, dopo aver concepito (e fatto realizzare) una copertina così piena di dettagli che “Somewhere in Time” spostati… riescono anche a pagare le profumate parcelle di ospiti come quella top……. (si, TOP, solo TOP!) di Madeleine Liljestam (Eleine) e quel tuonante Joakim Broden (Sabaton). No, raga, questi qui sono dei fottuti geni che con gli stage name meravigliosamente demenziali prendono ogni cliché che passa loro per la testa e lo rendono intrattenimento!

(Luca Zakk) Voto: 666,666666666666666666666/10

The Satanic Dance-Line up of Steel:

Gatto Panceri 666 – Basso

Potowotominimak – Voce

Mr. Baffo – Voce

Mohammed Abdul – Chitarra

Uinona Raider – Batteria