(Narnia Songs) Devo ammettere di essere stato per anni piuttosto prevenuto nei confronti degli svedesi Narnia, per il semplice motivo che ai tempi dell’esordio “Awakening” avevo letto recensioni altisonanti per poi rimanere deluso soprattutto per l’utilizzo della drum machine che ha inficiato non poco il risultato finale. Solo recentemente ho avuto modo di ascoltare gli album successivi e, devo ammettere, che la crescita della band scandinava è stata esponenziale, creando uno stile riconoscibile nel quale metal neoclassico e power metal sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano il sound dei Narnia attuali. “Ghost Town” è semplicemente un disco monumentale, dove tecnica e feeling, aggressività e melodia vanno a braccetto, imponendosi come pietra di paragone in ambito metal melodico. CJ Grimmkark si conferma chitarrista di razza, sfoggiando una tecnica solista invidiabile ed un gusto nel riffing non comune, dimostrando una volta per tutte di essere molto più di un semplice clone di Malmsteen, cimentandosi in sonorità variegate che spaziano dal power di “Rebel” all’heavy moderno di “Glory Daze”, al class metal di “Hold On”, passando per il prog dal sapore jazz di “Modern Day Pharisees. Un album ispirato, senza alcun filler, con ogni brano che vanta una propria identità, pur essendo riconducibile ad uno stile unico.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10