copnecrot(Tankcrimes) Full length di debutto per Necrot, terzetto statunitense dedito ad un death metal old school, genere che ultimamente sta tornando prepotentemente in auge, dopo qualche anno di oblio. In realtà, più che un album di debutto, “The Labyrinth” raccoglie in un unico disco ben tre demo, registrati tra il 2012 ed il 2014, senza alcuna nuova aggiunta. Poco male, visto che la band non è ancora famosa, e quindi, per la maggior parte degli ascoltatori, i pezzi contenuti risulteranno inediti. Poco male anche il fatto che siano stati pubblicati e distribuiti, vista la buona qualità dei pezzi, in bilico tra lo stile statunitense e richiami al death metal scandinavo. Le influenze maggiormente riscontrabili vanno dagli Autopsy, per via di certi passaggi claustrofobici e malati, a richiami a bands come Entombed e Grave, con accelerazioni corrosive e brutali, inframmezzati da passaggi dal sapore doom tipico dei Bolt Thrower. Nonostante siano presi da tre diversi demos (“Necrot” e “Into The Labyrinth” risalgono al 2012, mentre “The Abyss” è del 2014) , i pezzi risultano essere abbastanza omogenei, senza grossi cambiamenti, tranne la produzione, decisamente migliorata negli ultimi brani (i tre lavori sono stati inseriti in ordine cronologico), nei quali, complice appunto il suono più professionale, affiorano al meglio le qualità della band, che con il tempo ha comunque affinato il proprio stile, pur restando con coerenza ancorati alle sonorità iniziali.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10