copneroargento(Coroner Records) Fa piacere trovare l’uscita di un musicista che non si possa definire solo come tale. Alessio NeroArgento è un tastierista, ma anche autore, compositore, produttore e sperimentatore di nuove sonorità e strumenti. Collaboratore di Diasarmonia Mundi,  membro dei The Stranded e quindi amico di Ettore Rigotti, il quale come per il precedente album ha masterizzato anche “Underworld”. L’album è stato concepito e registrato all’AExeron Studio, come il precedente, di proprietà dello stesso compositore, il quale si è cimentato in un sound futuristico, dove i synth e l’elettronica trionfano in questo grumo di electronic e alternative rock/metal. C’è una coltre di circuiti che sprigionano suoni freddi ed emotivi insieme, formando uno strato dinamico di umori cybernetici. Potrebbe essere un industrial più leggero questo “Underwolrd” o electronic nu/alternative metal, ma dopo le iniziali “Out of Control” e “The Silent Man”, due pezzi che friggono i neuroni, arriva un’inaspettata title track che potrebbe essere tranquillamente suonata in una discoteca. Non è musica house, sia chiaro, ma i ritmi, i suoni e le melodie sono da melting pot sonoro del nuovo millennio. “We Must Decide” e “Show Your Kidness Too”  fondono NIN e il metalcore (un genere che l’autore sembra marginalmente recuperare in più occasioni e con modalità nuove). C’è dell’elettronica raffinata, melodica, scorrevole in giro (“Like a Stone”) oppure è in supporto a canzoni più oscure, di un dark elettronico (“What I Have to Do”). Gli scenari sono molteplici, le melodie cambiano, lo strato metal aumenta o diminuisce di spessore, le percussioni sono mutevoli nei suoni e nella loro essenza. Tutto è imprevedibile in questo lavoro. Il primo ascolto mi ha lasciato parzialmente perplesso, ma al secondo giro ecco scoprire che il mio inconscio aveva già memorizzato tutto. Credo che Alessio ci abbia messo una consapevole ricerca nel comporre. Le sue melodie non sono del tutto canticchiabili, ma sono immediate e si rivestono di molteplici e nuove sonorità e pare che la genesi di questo nuovo album sia iniziata in California, dove il compositore si è recato lo scorso anno per sperimentarne di nuove. Il risultato stupisce. “Underworld” è il prodotto di un’orchestrazione di suoni, generi, idee , pensati nel futuro.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10