(badGod Music) Per essere solo in due Gordon Denhart e Mike Kilborn ne combinano di forza e violenza insieme. Gordon e Mike provengono dalla Florida e incarnano perfettamente lo spirito che quella penisola ha infuso in gente come Cannibal Corpse, Morbid Angel, Malevolent Creation e altri che sicuramente si individueranno nelle pieghe delle note. Di conseguenza non hanno molte cose nuove da dire i Never To Arise, eppure non si dimostrano per niente dei banali devoti alla tradizione death metal della loro terra. Le chitarre di Kilborn e Denhart (lui è anche la voce in growling) sono pregne di groove, imbastiscono riff veloci, assoli ben rifiniti, cavalcate frenetiche ed evoluzioni su tappeti di batteria (elettronica) che il missaggio ha però tenuto ad un livello più basso nei volumi. Le idee dei Never To Arise si spingono anche verso soluzioni thrash metal che in questo caso si paventano in più occasioni dentro “Hacked to Perfection”. Se nell’insieme l’album ha un carattere brutal death, in più momenti si manifesta anche lo stile dei Morbid Angel, ma la barbarica forza dei Never To Arise è ben veicolata e trova una scorrevolezza senza pari, infatti le canzoni non si dimostrano delle martellate continue, ma sviluppano delle melodie e strutture che meritano elogi. Il booklet contiene una serie di immagini forti e disegni che raffigurano atti di violenza e qualcosa di questi 49′ espressi dai Never To Arise sembrano essere la colonna sonora di quelle efferatezze.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10