(Dream Demon Recordings) Secondo album per Neverworld, quintetto inglese dedito ad un heavy metal classico ispirato ai grandi nomi che hanno forgiato questo genere, come Judas priest, Iron Maiden e Savatage. I brani contenuti in “Dreamsnatcher” sono potenti, intensi e melodici, resi ulteriormente magniloquenti da suggestive parti di tastiera, che creano un’atmosfera pomposa senza interferire con l’impatto decisamente heavy delle chitarre. Sono frequenti i richiami ai Judas Priest soprattutto in fase solista, dove le chitarre duellano continuamente fino a culminare in armonizzazioni che ci riportano agli anni d’oro del genere. Superba la prova vocale di Ben Colton, dotato di una voce potente e molto espressiva, che richiama alla mente quella del leggendario Bruce Dickinson. Non mancano le parti smaccatamente commerciali, come nel caso della title track, guidata da tastiere di stampo AOR che si stagliano su un mid tempo allegro di stampo power metal. “Armies Of The Night” è decisamente più pesante ed epica, con un ritornello da incorniciare. “Passion Killer” ha un incedere lento e sensuale, ed è caratterizzata da un mood più oscuro. “Fall Forever” è una power ballad aperta da un arpeggio delicato e sognante, mentre si inseriscono via via le tastiere e le chitarre distorte, creando atmosfere simili a quelle dei Judas Priest di “Nostradamus”. Atmosfere che ritroviamo anche su “All I Am”, brano decisamente più heavy e graffiante, stemperato da inserti di tastiera che si stagliano sul drumming martellante e sulle chitarre rocciose. Un album suonato con passione ed una classe innata, che ci consegna dieci canzoni di metal potente e melodico, come nella miglior tradizione Britannica.
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10
