(Electric Talon Records) Gli album “Corax” nel 2017, “Supersonic” nel 2019 e ora il terzo album “Autumn Noir” che segna una sedimentazione del quartetto italiano. Niamh sono stati un crescendo dal punto di vista qualitativo della loro musica, la quale si potrebbe definire un incrocio tra alternative metal e, attualmente, anche post metal con derivazione neo-hardcore. La band che vanta ex esponenti di Indigesti e Arcadia, con il precedente album si è diretta verso sonorità estremamente cupe le quali ora sono ulteriormente rafforzate. In “Autumn Noir” i diversi stili si fondono in questo suonare comunque personale, denso di groove, riff possenti e soprattutto una matrice elettronica che estremizza questa atmosfera, irrimediabilmente sospesa tra alienazione e smarrimento. Il cantato appare standard nelle melodie, pur modulato su doppie voci che usano sia modalità pulita che urlata, per ottenere così un gioco di contrasti. “Lucifer” e “Serpent” sono due canzoni interessanti e nell’insieme dei pezzi confermano le scelte di composizione, le quali vedono un alternarsi tra fasi veloci, momenti d’impatto e quelli di pacata e straniante atmosfera. “I_Fink_U_Freeky” invece sembra un simpatico remix industrial di sé stessi. Il sound dei Niamh è diventato futuristico rispetto a quanto hanno fatto fino ad ora.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10