copNIGHTSHOCK(Iron Shield Records) Debutto per Nightshock, band Fiorentina nata nel 2013 per volontà dei fratelli Lorenzo e Giulia Bellia, rispettivamente chitarra/voce e basso, che insieme al batterista Simone Perchiazzi, danno vita a questo terzetto dedito ad un thrash metal pesantemente influenzato da Motorhead e Venom, ma anche da Bulldozer e bands Tedesche come Sodom e Destruction. La passione per il trio capitanato da Lemmy è particolarmente evidente nella title track, dal riffing vicino a quello di “Iron Fist”, mentre la voce è roca, una via di mezzo tra il growl e il rantolo tipico di Cronos. “Black Demise” è cadenzata e sulfurea, con diversi richiami ai primi Celtic Frost, così come “Nothing Will Remain”, caratterizzata da buoni cambio di tempo ed assoli brevi ma ben costruiti. I richiami ai Motörhead tornano prepotentemente nel brano “Roots Of The End (Total Fuckin Death)”, pezzo veloce e grezzo, con un buon rallentamento finale. Un album totalmente old school, che se da un lato può suonare alquanto derivativo, dall’altro non si può fare a meno di ammirare la dedizione e la convinzione profusa nei brani dalla band toscana. Un lavoro aggressivo, potente e diretto, figlio degli anni ’80, ma ben lungi dal suonare “vecchio”.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10