copninthcircle(Pure Rock Records) Definiscono la loro musica un mix fra power e melodic hard rock, ma ascoltando il terzo disco dei californiani Ninth Circle ho pensato anzitutto ai Queensryche e a certi toni maturi, progressive e ricercati del loro sound. Ecco, i Ninth Circle mi sembrano proprio una band ‘adulta’, che non corre, non vuole stupire a tutti i costi, ma dà piuttosto alle stampe un disco solido e complesso, che colpisce nell’insieme e piacerà soprattutto agli over 35. Mentre “After the Rain” ci regala delle tastiere abbastanza anni ’80, che possono ricordare i Fates Warning come gli ottimi Cornerstone di Doogie White, “All or Nothing” si presenta più epica e impostata, mentre “Living on the Sun”, forse un po’ troppo lunga, sconfina proprio in ambito AOR. C’è anche un flauto nella titletrack, un altro brano solido e avvolgente; “Grinding the Bastards down” fa pensare anche ai Deep Purple più orientati all’hard rock. Il miglior ritornello del lotto è sicuramente quello di “Going Home”, pieno e charmante; “Stormbringer” ha addirittura, almeno a tratti, il fascino e i suoni delle jam psichedeliche di fine anni ’60. Come potete vedere da questa breve descrizione, “Legions of the Brave” è un prodotto vario e convincente, capace di attraversare almeno tre decadi di hard sounds, sicuramente più orientato verso il rock e l’hard rock, ma concepito in modo da non dispiacere certo ai metallari. La valutazione non può che essere positiva!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10