(Masked Dead Records) Dopo due anni dal precedente “Noctis Visio” la one man band italiana Noesis si ripresenta agli appassionati con il nuovo EP intitolato “Unheard Whispers” e ci consegna quello che può essere definito a tutti gli effetti un sogno. La visione di un uomo che è riuscito a tramutare in musica ciò di cui il sogno è composto, una sensazione, come quella da cui siamo pervasi quando ci svegliamo dopo un lungo sonno ristoratore. Lo stile utilizzato per trasmettere tutto questo è un ambient black metal debitore della scuola Summoning (o dei più recenti Lustre) rielaborato dal polistrumentista lucano che rende il tutto meno marziale e più sognante, quasi sfuggente. La fiaba si divide in tre brani per un complessivo di 16 minuti che, seppur limitati, risultano sufficienti per mostrarci ciò che l’autore aveva da esprimere. Effetti ambientali ci attendono all’esordio della traccia di apertura, ai quali segue una delicata melodia di tastiera che ci trasporta in una dimensione onirica nella quale l’ascoltatore avrà la sensazione di trovarsi fino al termine del lavoro. La vena black metal esce successivamente, col passare dei secondi; il suono distorto della chitarra è dosato con gusto e ben si inserisce nel contesto generale delle composizioni. La stessa considerazione è da farsi per la batteria campionata che, pur non spingendo mai il piede sull’acceleratore, contribuisce a scandire il procedere dei momenti senza risultare invasiva. Verso la fine del brano farà il suo ingresso anche la voce in growl, comparsa apprezzabile e che ben si contrappone alla suadente dolcezza della melodia che fino a quel momento ci ha accompagnati. Nei brani successivi la formula rimane invariata alternando sezioni più prettamente ambient ad altre più aggressive e, prima che il sogno volga al termine, si ha il tempo di apprezzare anche un’inaspettata linea di voce pulita. Se queste sono le premesse non posso che rimanere in fiduciosa attesa di un album completo attraverso il quale Noesis riesca a dimostrare le stesse abilità nella gestione di un minutaggio più elevato senza incorrere in cali qualitativi. Per il momento sicuramente da tenere d’occhio.

(Davide Galli) Voto: 7/10