copnoisekraft(autoprodotto) Continua l’intensa produzione della one man band Italiana. Dopo il bellissimo “Let The Sky Collapse”, risalente ad un anno fa, e dopo essere riuscita a giungere al cospetto della eclettica Misantrof Antirecords (nella compilation natalizia di fine 2013), torna Noisekraft con un singolo intenso e pieno di emozione. In un certo senso si abbandonano certe radici elettroniche, e si viaggia verso un mondo più atmosferico ed ambient. Certi istanti della canzone “February’s Rain” sono estremi, aggressivi, sporchi, ma certi altri ricordano bands come i Beyond The Morninglight (tanto per restare nell’ambito di Misantrof…). Testo tratto da un poema scritto dall’artista, il pezzo è cantato con una voce calda, sfuggente, ispirata alle produzioni più dark degli anni ’80. Contiene dimensioni extraterrestri. Contiene dimensioni costruite su arpeggi stupendi. Contiene l’infinito ed il finito. Il terreno e l’immaginario. Il digitale e l’analogico. “February’s Rain” demarca una notevole maturazione artistica di questo progetto, e potrebbe essere la linea di demarcazione della terza evoluzione artistica di Noisekraft, concetto che verrà sicuramente confermato nel prossimo album previsto nel corso dell’anno. Il “lato B” del singolo è interessante e conferma la deviazione del progetto, la fantasia, la componente sperimentale. Un pezzo live tratto dal precedente album. Una B-side, “Wish”, che sconvolge la mente, annebbia il cervello, diffonde rumore pieno di armonia e creatività. In piacevole controtendenza la conclusiva “Water Is Wide”, remake in chiave Noisekraft della nota canzone folk americana, di origini britanniche, in questa versione resa intensa da una intenzionale produzione low-fi. Una sorpresa. Un piacevole ritorno di questo emblematico progetto sempre ricco di personalità, molto identificativo, molto creativo, estremamente imprevedibile. Ora davvero i tempi sono maturi per un nuovo album. Se queste sono le premesse, potrebbe lasciare il segno.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10