copnomansland(Massacre Records) Fra le più longeve formazioni viking metal della Grande Madre Russia, i Nomans Land giungono all’invidiabile traguardo del quinto full-“length”, a sei anni di distanza dal precendente “Farnord”. I sovietici probabilmente non sono dei fuoriclasse, ma compiono abbastanza bene il proprio lavoro, che ha più concessioni all’estremo di quanto non si potrebbe credere. Giro quadrato e potentemente folk per l’iniziale “Right to Luck”, che ha le chitarre tipiche del black; cori epici per “Sons of the Nord”, ma forse è meglio “Victory Horns”, che si attesta sulle coordinate epic black dei King of Asgard. “Last Crusade” può far pensare ai Manegarm, mentre la conclusiva “Bereza”, cantata in russo e appartenente in origine al folklore locale, offre un pagan molto simile a quello degli Arkona. La scaletta è piuttosto breve (otto brani per quaranta minuti), ma i pagani lì fuori dovrebbero comunque avere il tempo di apprezzare…

(René Urkus) Voto: 7/10