(Inverse Records) Band danese che si cimenta con un EP di debutto, dopo un po’ di esperienza live ed una fondazione abbastanza recente (2013). Sono in cinque e, nonostante la base in Danimarca, provengono dai paesi ‘limitrofi’, come Islanda e le isole Faroe. Le origini geografiche della band non sono ininfluenti, infatti si sente quella impostazione nordica, vagamente malinconica, melodica e decadente… ma in questo caso ambientata in teorie piene di adrenalina, graffianti, rabbiose… con una tendenza vagamente orientata verso i territori meta-core e groove-metal. Quattro tracce interessanti, ricche di dettagli, ben curate e ben suonate. “Kill the Marshalls” ha molta grinta, un riffing coinvolgente che spesso esplode con ulteriore violenza. “Rosehip Garden” ha un inizio tetro, quasi un richiamo al death metal melodico svedese e, in tutti i suoi sei minuti abbondanti, gioca con le ritmiche mentre il vocalist è meno estremo e più cupo. “Restless” è in equilibrio tra l’introspettivo ed il grintoso, aprendo una porta ad un death metal pesante, lento ed incisivo. La conclusiva “Omega”, chiaro contrasto con il titolo della release, è pesantissima, si sente del death-doom con il vocalist che saltella dal growl, allo scream fino ad una specie di clean disperato. Sono ancora acerbi, non hanno una precisa direzione stilistica, si sente che provano ad imboccare varie strade, ma ci sanno sicuramente fare. Certamente è una di quelle band che, per il momento, sa coinvolgere il pubblico quando ha l’opportunità di salire su un palco. A livello discografico siamo ancora agli albori, ci sono ipotesi di creatività originale… ma serve quel passo in avanti, quella dose di esperienza in più; Ma si tratta di un percorso normale… se saranno perseveranti, fin da ora hanno giù un sound intenso che può attirare il pubblico più giovane nel mondo del metal.

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10