copnothingik(Indelirium Rec.) Assalto all’arma bianca da parte di “Clay”, l’opener di “Through”. Assalto in puro hardcore rabbioso e poi ecco qualche breakdown, lieve, accennato. “Clay” è l’esatta descrizione e anticipazione di quanto i Nothing I Know siano capaci di ripresentare la scuola hardcore, secondo le direttive moderne del metalcore. Il risultato è un giusto equilibrio o forse un buon dibattersi tra gli stili che permette ai Nothings di essere versatili. “Father” è una canzone che aumenta la pesantezza del sound, la rabbia, l’inserto melodico, il groove. Non male anche “Winter Sun”, brano conclusivo di un certo impatto e vagamente vicina alla vecchia scuola hardcore di New York. Ogni cosa è la conseguenza di un’altra nell’album e così le canzoni che si susseguono ben strutturate, ma semplici nella loro essenza. “Through” è gradevole e ha una sua sostanza, un suo essere chiaro: esalta l’hardcore e prende gli aspetti più importanti dal metalcore. La voce sfrenata e scatenata, ma anche melodica, di Simone Puviani fa poi il resto.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10