(Autoproduzione) Totale devastazione. E’ l’unica cosa che rimane dopo l’ascolto di questi San Marinesi. Cinque pesantissime canzoni spacca ossa. Il loro sound è un massacro totale che infierisce con sonorità nu-metal mescolate a punk e death. Il cantante è un malato terminale affetto da schizofrenia acuta: combina un growling profondo, un cantato pulito ai limiti dell’equilibrio, e un gridare isterico contro il microfono, vomitando odio furioso ed ira ancestrale. Musicalmente l’impatto è uno schianto a 300 all’ora contro un muro di cemento armato. Mai ripetitivi, mai ovvi, sempre con improvvisi, ma armonici, cambi di tempo e melodia. Apre un bellissimo intro, che rilassa, tranquillizza, prima della pugnalata alle spalle rappresentata da “Turn The Fucking Stars On”. Trascinante “The Day Skies Fall On Earth”. Potente e melodica “Broken Anchors”. C’è qualcosa di tribale nel sound di questi ragazzi, evidenziato anche dalla particolare impostazione dei cori. Sono molto tecnici, nonostante la furia, questi Nothing Inside Eyes. Vogliono scatenare headbanging, e ci riescono. Anzi, il loro sound è descrivibile come una sorta di ordigno nucleare che esplode tra il pubblico. Assolutamente devastanti. Se non avete voglia di stare tranquilli, è una band da seguire, un disco da avere (scaricabile gratuitamente sul sito www.nothinginsideeyes.com), e, per auto infliggersi il colpo di grazia, è impossibile non andare ad un loro concerto.

(Luca Zakk) Voto: 7/10