(Hells Headbangers) Attivi sin dal 1987, questi cattivacci dell’Ohio arrivano al quinto album, anche se superano le due centinaia le produzioni a loro collegate tra split, compilation, live, EP e singoli. Forse sono proprio loro che, a conti fatti, incarnano alla perfezione lo spirito del black metal americano: riff veloci, suoni quasi death da un punto di vista della pulizia e dei suoni, ma in quanto ad aggressività si vira decisamente verso il brutal. Nessuna novità rispetto alle uscite precedenti, se non un leggerissimo gusto per un po’ di ritmi più sincopati e ‘orecchiabili’, ma badate bene a contestualizzare tali termini all’interno di un platter comunque estremo nel mood generale e nelle atmosfere, da tradizione Nunslaughter. Gli americani continuano a imperversare sui padiglioni auricolari dell’ascoltatore con assalti sonori beceri, cechi e cattivi, che ben rispecchiano una copertina dall’artwork malvagio e blasfemo, una furia sonora che sa sempre di puro e incondizionato amore per l’estremo. Probabilmente tra un paio di anni questi americani saranno gli unici alfieri in grado di suonare ancora dopo tanto tempo con tanta cattiveria e aggressività.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10