(Avantgarde Music) È questo il black metal più minimale quanto acerbo che possa esistere: suoni pesanti e imperfetti, prodotti da sotto quella che potrebbe essere una coltre polare, drumming ossuto e scarno, tastiere che pesano su tutto e sparigliano atmosfere ostili. Oceansnow sono la proposta di due musicisti statunitensi, di Spectral Voice e White Nights, fatta di principi essenziali. Oceansnow sono un inno agli dei, al nichilismo, alle forze della natura quanto alla tradizione più selvaggia e primordiale del black metal. Provenienti dalle Montagne Rocciose, Oceansnow edificano qualche melodia che ricalca stili già percepiti nel black metal del nord ovest americano e basandosi comunque sui principi più ferali del genere. “Vivienne” è una narrazione sonora ostile, pagana e soprattutto un altare all’atmospheric black metal. In questo marasma glaciale si distingue il brano “Mandragora” che possiede rispetto alle altre composizioni un tono depressive.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10