(Heavy Psych Sounds) Due album alle spalle e in attività dal 2009 gli Ocultum che con “Buena Muerte” si ripropongono con i loro pesante, voluminoso e vibrante doom metal, contornato dalle forti influenze sludge e in parte anche stoner. In “Buena Muerte” i cileni proseguono la lezione dei primi esempi degli Electric Wizard, creando melodie degnamente doom e dunque maledette e a tratti inquietanti ma maestose. Gli effetti creano queste coltri di suoni che appesantiscono dunque le trame sonore e la batteria marca a fondo con forza ogni suo passo. “Buena Muerte” consta di soli cinque pezzi, anzi uno di essi è un breve interludio tra la prima e la seconda coppia di pezzi. L’album non arriva dunque a quaranta minuti e segna nel suo percorso momenti calmi e altri vorticosi e selvaggi, come la title track o “Emki’s Return”, composizione che suona come uno stoner caotico e quasi noise. L’essenza psichedelica in certi temi sonori, nonché dettagli dell’effettistica, la malinconica e a volte funerea entità del doom, soprattutto in “Last Weed On Earth”, la robusta presenza sonora che la band sa mettere in scena, sono i punti di grande interesse forniti dagli Ocultum.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10