copodddimension(Scarlet/Audioglobe) I piemontesi Odd Dimension si erano già fatti notare nel 2011 con il debut “Symmetrical”, e questo nuovo disco li conferma fra le realtà più significative della nostra penisola in ambito progressive metal. Otto i brani allineati in questo album che vanta una produzione omogenea e bilanciata. “The unknown King” ha quell’andamento aspro e sostenuto (ma non esente da aperture melodiche) alla Symphony X. Gradevoli cambi d’atmosfera in “Under my Creed”; “It’s so late” è impreziosita dalla solida prestazione vocale dell’opsite Michele Luppi. “Another Time” è solare, ariosa, cinematografica: si distanzia insomma con successo dagli stereotipi di certo progressive cervellotico e intricato. Per chi vuole un po’ di ottimi solos in libertà c’è “Fortune and Pain”, quindi la chiusura è affidata alla complessa “Far from Desire”, con i riff più indovinati dell’intero disco. Nel suo genere, un disco che ha tutto, e che piacerà particolarmente a chi ama il prog graffiante e ‘cattivo’.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10