(Deepsend Records) Death metal cupo, a più riprese brutale ma con continue frammentazioni del ritmo, un fattore importante per non rendere i pezzi troppo claustrofobici. Diversi e continui inserti solisti delle chitarre e una trama del riffing assolutamente variegata. Una piccola gemma questo “Age of Perversion” degli Offending. Uno di quei lavori che non ti aspetti. Proprio l’abilità di Cyriex alla solista e di G.P. alla ritmica sono i due aspetti sorprendenti e piacevoli. V.R. fa il suo dovere con un drumming puntuale e privo di sbavature, continuamente accompagnato dal basso di Yoni. Su tutto questo scenario devastante aleggia il torvo growling di Jesus “The Butcher”, un mastino dell’inferno. Oltre 41’ di death old style, ma rifinito, scintillante e ricco di spunti di notevole interesse. Superfluo menzionare qualche canzone in particolare e per un motivo molto semplice: anche le meno appariscenti portano dentro di loro qualche passaggio, assolo, rullata strabilianti. Tanto per dare il quadro della situazione su questo sound potrei citare i Morbid Angel, ma resi più veloci, i Suffocation, ma resi più dinamici, i Behemoth, ma loro sono meno bizzosi, i Vile; tutti racchiusi in questo sound letale ma oltrepassati dallo stile proprio degli Offending. I francesi, con questo secondo lavoro in studio, sembrano avere la giusta fantasia o attitudine che sia.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10