(Xtreem Music) Secondo album del combo spagnolo improntato su un doom/death variabile e vivo. Momenti funerei e foschi, eppure per quanto il clima del doom metal venga rispettato, c’è dinamismo nella composizione generale dei pezzi. Solo quattro e tutti alquanto lunghi nella durata, con la title track che sfiora i ventiquattro minuti. L’elemento death metal è la controparte del doom, è lo spodestamento delle tinte oscure e lente, un aspetto diverso della morte e decadenza. “Book of the Half Men” è un’ottima esposizione della logica compositiva degli spagnoli, la giusta frammentazione e raggruppamento di questi percorsi sonori che incedono in atmosfere tremule e d’improvviso si impongono per velocità e potenza, controllata, mai selvaggia. Occorre un po’ di pazienza da parte dell’ascoltatore per vivere questa ora circa di musica, ma non sarà uno sforzo, visto come i catalani riescono a rendere tutto fluido. Una fiumana letale e velenosa che porta con se buoni spunti melodici, come nel caso degli assoli di chitarra. “Endarkenment” è un’orrida, malinconica e tremenda sofferenza amplificata da un modo di suonare reattivo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10