(Meuse Music Records/Tragedy Productions) Si capisce sin dalle prime note che gli spagnoli in questione non ne vogliono proprio sapere di scendere a compromessi. Doom metal lento e funereo, cattivo sin nelle ossa, a tratti piacevolmente virante verso certe sonorità black atmosferiche. Il cantato sembra direttamente uscito da una tomba, mentre chitarre e basso mescolano riff rocciosi a degli inserti molto malinconici e posati, quasi in discrasia con la voce del cantato… quasi ricordano, con le dovute proporzioni, i primi Dark Lunacy, anche se meno personali. Un concentrato di malinconia e rabbia, perfettamente amalgamati a creare sei lunghissime tracce, che nonostante l’alto minutaggio non stufano affatto, introducendo l’ascoltatore in un mondo di straziante agonia ed elegante decadenza. Un album doom come dovrebbero essercene molti di più…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10