(Worst Bassist Records / Golden Robot Records / Grazil Records) Ipnotici e quasi eterei, sofisticati e avvolgenti, ritmati e coinvolgenti, manifestano tutto ciò gli Oslo Tapes nel nuovo album. “Lăst Comet” tocca punte cosmiche, audaci, di alternative, rock ed elettronica che vuole quasi tradurre la meccanica del cosmo in un livello più semplice, meno serio e al contempo vivace. Tale è “Lăst Comet”, un album vivace e con la sua serpeggiante energia che si esprime attraverso suoni controllati, puliti, che riescono a essere sognanti, supremi, sopra le righe delle cose comuni. Gli Oslo Tapes sostanzialmente creano una sorta di psichedelia contemporanea, la quale si interfaccia con la serialità dell’elettronica che invade gli spazi della loro musica. Viaggiandolo e con trasporto questo spazio sonoro, si arriva a una forma del suono tridimensionale e a canzoni che pur con qualche loro percepibile prevedibilità, nel verso che dall’inizio alla fine restano uguali, gli Oslo Tapes provano di andare oltre e invitare chiunque a seguirli. L’album è mixato da Amaury Cambuzat (faUSt, Ulan Bator), masterizzato da James Aparicio (Depeche Mode, Mogwai e altri), fornendo così una resa sonora finale interessante e accattivante. Emil Nikolaisen (Serena Maneesh), Håkon Gebhardt (Motorpsycho) e il multistrumentista norvegese Emilie Lium Vordal, hanno dato una mano alla band italiana a definire il tutto in questo lavoro.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10