coppaledivine(Shadow Kingdom Records) Ormai il mercato richiede la ristampa di dischi anche relativamente recenti, e così la Shadow Kingdom Records ripropone il terzo album dei doomsters della Pennsylvania Pale Divine. “Cemetery Earth” è un prodotto onesto dal gusto prevalentemente vintage, anche se non manca qualche contaminazione. Vediamo allora le tracce più significative. “The Eyes of Destiny” si colloca esattamente a metà fra il doom anni ’70 e lo stoner fine anni ’90, in un connubio riuscito e asfissiante. “Broken Wings” dispiega chitarre distorte, relativamente veloci, a tratti quasi ‘gommose’; “(I alone) The Traveller”, con i suoi quasi nove minuti di sviluppo, può concedersi un assolo sabbathiano di quasi quattro! “Soul Searching” è forse il pezzo che svela maggiormente l’origine settantiana del sound, dato che gli accordi sono più aperti e meno opprimenti; forse la titletrack (oltre undici minuti) necessitava però di qualche variazione in più per risultare maggiormente fruibile. Il package è completato da un ricchissimo cd bonus di quasi un’ora, che però va incontro soltanto ai desideri dei fan più accaniti e insaziabili: degli otto brani presenti (cinque demo e tre live) nessuno è un inedito, e sono tutti già inclusi nel primo disco.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10