(Pagan Records) Erano cinque anni che non si vedeva un nuovo album dei Pandemonium. Arriva dunque il momento per “Misanthropy”, con l’ausilio di Androniki Skoula (Chaosstar e con collaborazioni per i Rotting Christ) per alcune (fantastiche) inserzioni vocali femminili e i samples di Khorzon (Arkona e Mussorgski). “Misanthropy” è un black metal che presenta diverse sfaccettature, già le stesse canzoni sembrano diversificarsi tra di loro. Ad esempio se il black metal di “The Black Forest” è abbastanza canonico, la seguente “God Delusion” presenta già divagazioni più significative, le quali contengono ampi squarci melodici, con un sottostante tappeto marziale, pur rimanendo nei toni gelidi e diabolici. “Stones Are Eternal” è un altro pezzo solenne e scandito, ma con la Skoula che dona un’epica ancestrale e che si aggiunge all’impasto avvincente tra screaming e growling. “Avant-garde Underground” ha un testo oscuro e che menziona demoni che attendono nelle profondità, ma la musica è talmente fluida e ossessiva insieme che già si differenzia dal modale black metal in mid tempo. “Everlasting Opposition” propone finalmente del sano blast-beat, ma senza rinunciare a cali ritmici e andature più opache. La finale title track riprende la voce femminile che ricama melodie di tipo orientale o della profonda Europa millenaria, mentre un mid-tempo e continue svisate di chitarra e divagazioni della batteria creano la giusta tensione emotiva. Qualche pezzo offre alcune lungaggini, ma è anche la naturale esigenza dei Pandemonium a prendersi il tempo per loro necessario a dare il pathos alla loro musica. Mortali, demoni delle profondità che declamano canti arcaici, melodie ombrose, i Pandemonium sono innanzitutto questo. Bella la copertina di Ataman Tolovy.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10