(No Dust Records) Non sempre è necessario inventare qualcosa di nuovo per essere al passo con i tempi. Spesso la miglior strada da percorrere è a ritroso, prendendo quanto di meglio sia stato prodotto nel passato e rimescolandolo con buon gusto. Questo è ciò che sostanzialmente hanno fatto i Paralysis, formazione proveniente dal New Jersey, fautori di un sound profondamente radicato nella seconda metà degli anni ’80, ma proposto in maniera talmente coinvolgente da risultare fresco ed, a modo suo, originale. Il thrash dell’East Coast che ha reso grandi band come Anthrax e S.O.D., si fonde con l’hardcore newyorkese, anch’esso parte integrante del sound degli S.O.D. stessi, oltre che D.R.I., oppure i più recenti Municipal Waste. L’originalità dei Paralysis sta nella capacità di fondere bene le influenze aggiungendo di tanto in tanto robuste porzioni di death metal floridiano. La band statunitense bilancia con maestria riffoni mosh, accelerazioni brutali, ignoranza ed irruenza alternata a parti più tecniche. Un disco legato a doppio filo alla tradizione, eppure fresco ed innovativo per attitudine.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10