(Petrichor) La fiera e spaccona esuberanza del crossover tra thrash e hardcore rinvigorita in questo album di debutto dei Perfect World. La band di Brooklyn sfodera suoni possenti spalleggiati da ritmiche decise e infaticabili, mentre le chitarre ruggiscono riff saettanti e dunque dinamici. “War Culture” è una esplosione di forza nella quale trova anche posto un cantato rabbioso. Pur con qualche elemento di modernità, soprattutto confezionato dalla produzione, i Perfect World enunciano una buona dose di influenza da parte della scuola hardcore e crossover della propria città. Uno stampo newyorkese in questo album e lo spirito battagliero dei Perfect World, si mostrano come una miscela esplosiva. In quasi 30′ la band mette ogni cosa al suo posto, rovesciando sul mondo intero una solida, decisa e in alcuni momenti irruenta dose di rabbia e denuncia. L’hardcore chiassoso negli intenti e il metal fragoroso e lineare, tratteggiano un album che non inventa nulla ma rispetta il genere in una maniera piacevole.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10