(Be NEXT Music) Considero Pino Scotto come una sorta di Highlander; classe 1949, Giuseppe Scotto Di Carlo appartiene, anno più anno meno, alla stessa generazione di artisti come Ozzy Osbourne, David Coverdale, Ian Gillan e Robert Plant, solo per citarne alcuni, ma la lista è molto più lunga. Tutti musicisti che oggi sono considerati delle leggende, solo che complici gli stravizi della vita da rock stars, sono bolliti da un bel pezzo, a differenza del nostro Pino, che si conferma in ottima forma sia in studio che sulle assi del palcoscenico, posto nel quale ancora oggi ha molto da insegnare a tanti pivellini che si affacciano euforici sulla scena. La voce di Pino è come sempre graffiante, perfetta per i suoi testi mai come oggi riflessivi e intimisti, anche se non mancano le invettive sociali tipiche di Pino, uno che certamente non le manda a dire. Alla chitarra troviamo il sodale di vecchia data Angarthal, mentre Sergio Ratti siede dietro le pelli. Anche questa volta non mancano gli ospiti illustri, come Mauri Belluzzo, protagonista di un duello tra il suo pianoforte e la chitarra di Arganthal nell’opener “No Fear No Shame”, trascinante hard rock and roll, oppure Maurizio Glielmo, alla chitarra su “Catch 22”, southern rock con slide guitar e sonorità country blues. Un sound che guarda all’America come fonte d’ispirazione, ma per questo non esente da critiche e descritta da Pino come una mamma ambigua che protegge e distrugge i propri figli su “Big Mama”, potente blues con un notevole assolo in slide guitar ad opera di Gennaro Porcelli. “True Friend” è una ballad stilisticamente affine ai Thunder che mette in mostra il lato più emozionale della voce di Scotto, mentre una chitarra acustica doppiata dalla slide apre “Full Circle”, hard boogie movimentato e ballabile. “Time For War” è un bluesaccio vecchio stile, arricchito dall’Hammond di Enzo Messina, protagonista anche del Deep Purple sound conferito a “Good And Evil Dance”. Chiude il disco la title track, una power ballad con un ottimo crescendo ed una prova vocale intensa e potente. Un album che sa di libertà artistica e di passione, da parte di un artista da sempre allergico ai trend che ha sempre preferito seguire cuore ed istinto.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10