(M & O Music) Terzo album per Pokerface, formazione moscovita attiva dal 2013 che ha aperto alcune date dal vivo di Slayer, Testament e Sodom. Il sound della band affonda le proprie adici in un thrash metal corposo ed estremamente aggressivo, con richiami al death metal melodico. Il riffing diretto ed aggressivo dei Kreator incontra in questo lavoro le aperture melodiche che caratterizzano lo stile degli Arch Enemy. Sugli scudi la prova vocale di Alexandra “LadyOwl” Orlowa, capace di passare da partiture urlate, aggressive e pulite ad altre in un malatissimo growling, risultanto incredibilmente incisiva in entrambi i frangenti. “Straight Flush” è, a mio avviso il brano che meglio riassume lo stile dei Pokerface: il riffing principale è di matrice metal classico, ovviamente riletto in chiave estrema, con accelerazioni brutali e rallentamenti stoppati davvero potenti. Notevole l’assolo centrale, melodico, incisivo ed ispirato. “Creepy Guests” è caratterizzato da un riffing monolitico e lineare, tra thrash e punk/hardcore, sul quale si staglia la voce acuta ed estremamente aggressiva di Alexandra, capace di incidere e convincere anche quando non utilizza il cantato in growling. “Jackpot” è veloce e senza fronzoli, con chitarre che “grattugiano” riffs di chiara scuola thrash, un po’ troppo scolastica, ma alquanto trascinante. Un album coinvolgente, dove talvolta le influenze affiorano fin troppo chiaramente, ma i pezzi proposti sono frizzanti, ottimamente suonati, con il giusto bilanciamento tra furia thrash e melodie vincenti.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10