coppost(Radioactive Records) Sporchi e dannatamente potenti. Discendono dall’Olanda, sono solo in tre ma si fanno sentire davvero forte. Propongono uno stoner rock che va verso la sua evoluzione naturale. Si scostano dai canoni ben definiti del genere, ed iniettano componenti blues, rock e punk, mantenendo connessioni stabili con ispirazioni di matrice Black Sabbath e Triggerfinger. Le sette canzoni di questo debutto scorrono fluide, poderose, e generano autentici movimenti tellurici, roba che una volta entrata in testa non se ne andrà tanto facilmente, nemmeno usando potenti psicofarmaci. I riff sono massacranti, e la sezione ritmica è un motore pulsante, che genera vibrazioni sulle quali chitarra e voce disegnano potenti melodie, sviluppano idee molto coinvolgenti.  “Loser” è molto bella, ed offre un lavoro ritmico sopra la media. “The Devil”, fantastica, risulta ipnotica, mentre il rock’n’rolling di “Why” diventa sempre più irresistibile fino a sfociare nell’accattivante blues della conclusiva “Becaouse Of You”. Ottimo debutto, album estremamente divertente. Come spesso accade per questo genere, c’è una unica controindicazione: il volume necessario all’ascolto deve essere decisamente infernale.

(Luca Zakk) Voto: 7/10