coppowerwolf(Napalm/Audioglobe) La Napalm deve puntare moltissimo sul suo nuovo acquisto Powerwolf: pensate che fra i vari formati in cui è venduto il loro quinto disco, “Preachers of the Night”, c’è anche una ‘altar edition’ di sei chili, completa di doppio cd, doppio vinile, card autografata, candele nere e non so cos’altro! I lupi tedeschi, nel bene e nel male, hanno ormai acquisito un certo status sul mercato heavy/power, e non devono quindi fare altro che ripetere, con sicuro successo, la loro formula musicale. “Amen & Attack” si fa piacere in tutti i suoi stereotipi: organo, coro sparato a mille dopo un secondo, qualche verso in latino, refrain melodico, e quella blasfemia all’acqua di rose che fa sorridere anche un chierichetto. “Secrets of the Sacristy” è un power quasi happy, e anche “Sacred and wild” è semplice nei ritmi quanto indovinata nelle soluzioni. “Kreuzfeuer” si prende un attimo sul serio con un’epica più maestosa e qualche passaggio organistico apprezzabile (siamo praticamente dalle parti dei Sabaton!), ma con “In the Name of God (Deus vult)” siamo subito tornati ai ritornelli pompati e pacchiani tanto caratteristici della band finto-romena. Apprezzabile anche “Lust for Blood”, mentre la conclusiva “Last of the living Dead” è una simpatica parodia di certo horror metal. Poi ci sono quattro minuti di un temporale registrato ai limiti dell’udibilità, ma non chiedetemi il motivo. L’effetto sorpresa si è diradato da tempo, e presto, come Alestorm, Korpiklaani, Turisas e tanti altri, i Powerwolf saranno vittime dei propri stessi cliché, ma per ora è ancora divertente ascoltarli.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10