(Signal Rex\De Essentia Diaboli) Due pezzi e quasi ventuno minuti totali di black metal dalle fattezze oscure e cattive. Formazione italiana che celebra il genere con toni abbastanza atmospheric. Melodie penetranti, evocative, vicine all’essere la colonna sonora di un culto misterioso e diabolico. Tappetti ritmici martellanti e artefatti, mentre le chitarre sono la litania suprema, il centro del sound. Voce torrida, scream, un fuoco che brucia. “Wounds of Radical Abnegation” e “Litany of Consecration” sono sufficienti a dare l’immagine dei Prison Of Mirrors. La band proveniente dal salernitano è votata a una composizione ragionata, attraverso canzoni fatte da strappi in velocità e momenti neo-doom, utili a rendere i due pezzi più atmospheric del previsto. “Unstinted, Delirious, Convulsive Oaths” esce in digitale (disponibile per l’ascolto QUI) e in copie limitate su nastro. Un piccolo grimorio del male, con poche pagine e tanto occultismo!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10