(Mighty Music) L’esordio dei fiorentini Project Evil arriva nientemeno che per conto della danese Mighty Music: la band, che ha una preistoria a metà anni 2000 come Secret Project, offre sette brani di heavy metal tradizionale, quasi sempre su tempi medi e di fumose atmosfere. “Fire at Will” parte lentamente e cresce con spirito sabbathiano, mostrando le ottima capacità canore del ruvido ma intenso Gianni Iapichino; mi sono tornate in mente le sonorità dei gloriosi Trinakrius, simili per epicità e per quel tocco teatrale che non guasta. Cadenzata e oscura l’autocelebrativa “Project Evil”, mentre “Pulsanda Tellus” è un heavy/doom antico, dal fascino inglese, sulla scia dei Solstice o meglio ancora dei Pagan Altar. Sprazzi epici in “Bal Sagoth”, si chiude in velocità con “Red Dawn”, reminiscente dei Judas più cupi ed eroici. Al disco si può forse lamentare un minimo di staticità (i brani hanno più o meno tutti lo stesso mood), ma i numeri ci sono e le potenzialità per fare ancora meglio pure.

(René Urkus) Voto: 7/10