copprowler(Pure Steel) Sì, me ne rendo perfettamente conto: copertina, monicker, titolo del disco e dei brani sembrano mettere insieme una fiera dell’ovvio e dello scontato… gli esordienti Prowler, di Leipzig, saranno ritenuti da molti ascoltatori del tutto superflui, ma in fin dei conti “Stallions of Steel” è un discreto disco di genere, godibile come tanti altri. “Motorcycle of Love” si apre naturalmente con il rumore di un motore in partenza, e procede poi con un riff chiaramente saxoniano. Accattivante il refrain di “Mind and Might”, mentre la titletrack è più sullo speed, verso il sound di Enforcer o Striker. Lunga (forse anche un po’ troppo) e dominata dalle chitarre “A Mexican Story”, mentre “Prowler” paga tributo alla NWOBHM più classica. Si chiude con “A Maiden’s Funeral”, traccia epica ancora abbastanza maideniana, che si sviluppa lentamente fino a un crescendo possente e veloce. Non ho il testo a disposizione ma temo proprio che il pezzo sia dedicato a Margaret Thatcher! A parte questa stranezza conclusiva, tutto è ben oliato in “Stallions of Steel”.

(René Urkus) Voto: 6,5/10