(Dissonance) Una band dall’anima crossover e forte di una spiccata ironia. Per anni sotto la Nuclear Blast, il trio austriaco si è messo in pausa nella seconda metà degli anni ’90 e poi nuovamente riformatosi nel nuovo millennio e di nuovo sciolto nel 2007. Questa volta è la Dissonance a pubblicare un album di questa band che adora cantare e suonare di perversioni, depravazione e il tutto con la consueta visione ironica dei fatti e delle cose, sempre attraverso un death metal bizzoso. “Smut Kingdom” non arriva carico di innovazione, ma pregno di riff rocciosi, pur se eseguiti in maniera pulita, con ritmi martellanti, solidi e qualche estrosa giravolta di stile. Viene subito in mente come una cazone tipo “Devil’s Work” sia qualcosa di old style, un death suonato a testa bassa con innesti crust, per essere poi rivoltato nel finale da un assolo estremamente melodico e d’atmosfera. “Smut Kingdom” è dunque fantasia, perché ne ha in dosi ragionevoli, ma è anche un’esecuzione nitida, smaltata da una produzione che valorizza gli strumenti. Meno eccentrici degli anni doro, non meno concreti di sempre nel sound che esercita impatto e piazza qualche canzone che ti si stampa nella corteccia cerebrale in maniera radicale. L’album è tuttavia un risurrezione perché doveva essere pubblicato nel 2007, ma Mr Stench (Alex Wank) e El Cochino (Martin Schirnec) decisero di fermare la band. A causa dell’uso del nome e della proprietà dei diritti, l’album è rimasto poi irrealizzato. Ora pare che gli accordi tra i due siano stati definiti e attraverso una nuova etichetta, la Nuclear Blast venne lasciata nel 2006, “Smut Kingdom” vede la luce, con la partecipazione di Dr. Heathen Scum (The Mentors), Kam Lee (Mantas, Massacre) e Lars Goran Petrov (Entombed).

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10