(Emanzipation Productions) Devoti al culto delle opere di Howard P. Lovecraft, i Puteraeon tirano fuori una nuova e classica espressione death metal di sana marca svedese. Old school, violento, cavernoso nei suoni, tradizionalmente vicino a Grave come anche Dismember, oltre che prosieguo di quanto udito in passato dalla quella scuola, il death metal dei Puteraeon è scintillante nella sua natura finale. In poco oltre trentacinque minuti e con tematiche davvero lovecraftiane, come si evince dalla copertina, dal titolo dell’album e dalle canzoni, in tal senso si pensi a ‘riti innominabili’, ‘il richiamo di R’lyeh’ o ‘terrore del mare’, i Puteraeon ancora una volta si dimostrano un dignitosa realtà del genere. Riff tenebrosi e ritmi di accompagnamento rapidi, vorticosi e violenti. Alla resa del tutto contribuisce, e si sente, il missaggio e masterizzazione di Dan Swanö. La band nasce nel 2008 come un’espressione solista del chitarrista Jonas Lindblood (Taetre) che concepisce tre demo, poi il progetto diventa una vera e propria band. Pur non offrendo novità e già il fatto di ancorarsi a uno stile prettamente old school non lascia scampo, ma l’esecuzione e i canovacci tipici sono offerti agli appassionati in una forma esemplare.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10